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Eolo
stelle lontane
EOLO VA IN VACANZA
E VI LASCIAMO COME PRO MEMORIA ANCORA UNA VOLTA I PUNTI CRITICI APERTI AL DIBATTITO SULLA SITUAZIONE DEL TEATRO RAGAZZI ITALIANO

EOLO VA IN VACANZA PER VENTI GIORNI
VI LASCIAMO COME

1)La qualità degli spettacoli. La qualità media è normalmente bassa. Problema fondamentale è la drammaturgia.La narrazione ha svuotato il rapporto tra gli attori, ha appiattito lo stare sul palco, gli attori sono difficilmente più di due in scena.

2)Gli scambi possono in taluni casi aver salvato il mercato ma lo hanno ingessato.Il denaro non circola più in favore delle famigerate lettere di compensazione . Chi ha più rassegne è di norma certo di vendere di più al di là del prodotto perchè in questo caso è un prodotto non una creazione.Spesso lo scambio rimane l'unica possibilità per farsi pagare. Difficile entrare nel mercato per le nuove compagnie.Le repliche certe non favoriscono la ricerca e la qualità.

3) Titoli e il repertorio . I titoli si ripetono all'infinito, meglio le fiabe che 'tirano' di più, bene la Cenerentola sotto diversi punti di vista ma difficilmente si parla di problematiche attuali.Il teatro ragazzi ha perso nettamente il suo ruolo di teatro etico

4)Le vetrine e i festival.Sono l'unica occasione per vedere gli spettacoli,condizionano il successo di una stagione,la qualità è normalmente bassa perchè si cerca di accontentare tutti. Difficile pensare ad un festival nazionale.Durante le vetrine di norma si scambia solamente,non c'è dibattito,ci vanno gli organizzatori non gli artisti.Non è più possibile per una compagnia sbagliare spettacolo.

5)Il Ricambio generazionale. Tranne rari casi poche le nuove compagnie giovani

6) Ristrettezza del mercato. Il mercato è sempre quello, una produzione fa in media cento repliche.Poca valorizzazione del repertorio.

7)La qualità dell'accoglienza . Spesso non c'è nessuno ad accoglierti, a volte sbagliata la fascia di età,esorbitante il numero dei bambini,luoghi non idonei per lo spettacolo.

8)Difficoltà nei pagamenti, Cachet esigui .

I pagamenti sono troppo dilazionati fino ad un anno mentre almeno le spese dovrebbero essere pagate subito, enti e compagnie a volte non pagano,falliscono ma organizzano lo stesso altre stagioni.I cachet sono sempre gli stessi da anni e quelli reali sono sempre diversi da quelli chiesti.

9)Le scelte degli insegnanti sono condizionate dai titoli. Poca educazione al teatro degli insegnanti che privilegiano titoli facili, poche rassegne osano, bisogna ridisegnare il rapporto con la scuola

10)Spettacoli per piccolissimi e per i giovani sono sempre più difficili.Molto difficile scegliere spettacoli per i piccolissimi e nella fascia dei giovani di cui non esistono spettacoli che parlino delle loro problematiche e nel contempo non esiste più un mercato dedicato ai giovani.

11)Gli spettacoli per pochi spettatori. Spettacoli preziosi per spettatori mirati circolano poco e sempre nei soliti luoghi e non è sempre questione di soldi

12 )Il ruolo degli stabili di innovazione. Tutti gli stabili di Innovazione dovrebbero produrre nuove compagnie, ospitare spettacoli difficili, programmare la ricerca,ma spesso non lo fanno per varie ragioni, anche non dipendenti dalla loro volontà,bisogna ridiscuterne le funzioni,i doveri e i diritti.

13)Rapporto con la ricerca.Nessuno o quasi al tempo per la ricerca di nuovi linguaggi, di approfondimenti con l'infanzia che cambia,la frenesia di nuove produzioni abbrevia i tempi della produzione.Manca l'aggiornamento,il teatro ragazzi non si mischia mai con il teatro di ricerca, frequenta praticamente solo le vetrine perchè si scambia.

14)Modelli di infanzia superati. Molti degli spettacoli non si misurano con l'infanzia che cambia sia nei temi sia nei modi.

16)Vi è in ogni campo il primato dell'organizzazione su quello della creazione.

17)Sono rari gli scambi tra le compagnie dal punto di vista produttivo ed artistico che invece potrebbe essere una grande risorsa per il t.r.




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